L’avanzata degli hotspot pubblici sembra davvero inarrestabile.
Nel 2011, le previsioni sulla diffusione della connettività wireless a Internet riportavano che entro il 2014 nel mondo ci sarebbero stati circa 6 milioni di hotspot.
Tre anni dopo, il dato effettivo è quanto mai efficace nel mettere in evidenza l’utilità che il Wi-Fi ricopre per l’intera popolazione mondale: al momento, infatti, sarebbero 47 milioni gli hotspot aperti al pubblico attivati in tutto il globo, per una media di uno ogni 150 abitanti.
Secondo una ricerca condotta dalla società americana iPass – svolta in collaborazione con la Maravedis Rethink – pare che la crescita esponenziale degli hotspot nei prossimi anni porterà il loro numero dai 47,7 milioni attuali (già ben altra cifra rispetto ai 6 milioni preventivati nel 2014) a circa 340 milioni nel 2018.
Una mappa degli hotspot pubblici
Lo studio però non si ferma a questo. In esso si fornisce anche una visione d’insieme sulla situazione del Wi-Fi globale e sulla sua distribuzione, attraverso una mappa interattiva cliccabile degli hotspot pubblici disseminati nel mondo.
Si tratta della Wi-Fi Growth Map, che mostra il numero di hotspot pubblici presenti nei vari continenti e in molte nazioni del mondo in ogni regione e la loro collocazione, suddivisa su base categorica: città, aerei, treni, aeroporti, hotel, centri commerciali, ecc.
Il sito permette inoltre di vedere quali sono le previsioni d’incremento, per ogni categoria di appartenenza, da qui al 2018. Un prospetto interessante, che aiuta a far comprendere a tutti l’importanza del Wi-Fi pubblico, non solo per coloro che ne usufruiscono – come i clienti delle attività e gli ospiti degli hotel – ma anche per le attività stesse, che possono rendersi conto di quanto ormai sia necessario dotarsi di un hotspot aperto al pubblico, al fine di mantenere la propria competitività.
Per il 2018 le stime prevedono la presenza di un Wi-Fi ogni 20 persone.
Alta diffusione, bassa equità
Ma questa incredibile diffusione non sarà equamente distribuita.
In alcune zone del mondo, infatti, la concentrazione sarà probabilmente molto maggiore rispetto ad altre.
Ad affermarlo è la stessa ricerca, secondo la quale in Nord America ci sarà un hotspot ogni 4 persone, mentre ad esempio in Africa la media sarà di 1 dispositivo di connessione ogni 408 abitanti, a sottolineare il divario digitale che potrebbe ancora intercorrere tra i vari continenti.
Ancora, mentre al momento la maggior densità di copertura Wi-Fi la possiede l’Europa, pare che entro il 2018 sarà l’Asia ad avere il maggior numero di connessioni aperte al pubblico.
Una rivoluzione, quella introdotta dal Wi-Fi, che evidentemente fino a tre anni fa era stata sottovalutata.
Chissà se anche queste nuove stime verranno superate tra qualche anno dal dato effettivo.
Voi cosa ne pensate?