Qualche giorno fa, in data 5 luglio 2014, il Garante della Privacy ha pubblicato sul proprio sito un documento informativo, contenente alcuni importanti consigli per coloro che si accingono (o sono già riusciti) a partire per le vacanze estive.
L’utile elenco in dieci punti è stato chiamato “La Privacy Sotto l’Ombrellone” e rappresenta un valido – seppur non molto approfondito – compendio di suggerimenti per utilizzare in sicurezza i dispositivi mobili nei luoghi di villeggiatura, evitando così di rovinarsi le vacanze con qualche brutta sorpresa.
I punti trattati suggeriscono cautela riguardo a:
- utilizzo delle funzioni dei social network (in particolare della condivisione di foto);
- uso di applicazioni;
- sicurezza dei dispositivi;
- sicurezza Wi-Fi e connessioni impiegate;
- modalità di prenotazione e acquisto di pacchetti vacanze.
Ecco il decalogo:
Punto 1: Selfie e dintorni.
Pubblicare le foto o i video delle vacanze sui social network è divertente. Ma non tutti vogliono apparire on-line, essere riconosciuti o far sapere dove e con chi si trovavano durante le ferie. Soprattutto se le immagini possono risultare in qualche modo imbarazzanti. Se si postano foto o video con altre persone, è sempre meglio prima accertarsi che queste siano d’accordo, specie se si inseriscono anche dei tag con nomi e cognomi.
Punto 2: Geolocalizzati? No, grazie.
Per gli amanti della riservatezza che non vogliono mai far sapere dove sono durante le vacanze estive, il suggerimento è disattivare le opzioni di geolocalizzazione di smartphone e tablet, oltre a quelle dei social network eventualmente utilizzati.
Punto 3: Social-ladri.
Postando sui social network che si è in vacanza si potrebbe far sapere ad eventuali malintenzionati che la propria casa è vuota. Il pericolo aumenta se poi si scrive anche per quanto tempo si resterà in vacanza o in quali giorni. Il suggerimento è innanzitutto quello di evitare di postare sul web informazioni troppo personali, come l’indirizzo di casa o la foto del posto dove si parcheggia di solito l’automobile. E’ bene poi controllare le impostazioni privacy dei social network, limitando la visibilità dei post solo agli amici; fare attenzione a non accettare sconosciuti nella cerchia di amicizie on-line; eventualmente, bloccare la funzione di geolocalizzazione dei social network per non far sapere quanto si è lontani dalla propria abitazione.
Punto 4: Viaggi o “pacchi”?
E’ bene fare attenzione alle offerte di sconti straordinari su viaggi e affitti di case per le vacanze – da ottenere compiendo determinate operazioni, come, ad esempio, cliccare su link, fornire dati personali o bancari – che possono arrivare via social network, e-mail, sms, sistemi di messaggistica. Virus informatici, software spia e phishing (cioè, una frode finalizzata all’acquisizione, per scopi illegali, di dati personali dell’utente) possono essere in agguato. Inoltre, per evitare i rischi di furti di identità, meglio essere prudenti con i pagamenti on-line se l’indirizzo internet del sito appare anomalo (ad esempio, se non corrisponde al nome dell’azienda che dovrebbe gestirlo) o se non vengono rispettate le procedure di sicurezza standard per i pagamenti on-line (ad esempio, la URL – cioè l’indirizzo – del sito deve iniziare con “https” e avere il simbolo di un lucchetto).
Punto 5: Attenzione alle app.
In vacanza molti utenti di smartphone e tablet scaricano app per giochi, suggerimenti turistici, ecc.. Ma questi prodotti software possono anche nascondere virus o malware (cioè, software pericolosi). Per proteggersi, buone regole sono: scaricare le app dai market ufficiali; leggere con attenzione le descrizioni delle app (se, ad esempio, nei testi sono presenti errori e imprecisioni, c’è da sospettare); consultare eventuali recensioni degli altri utenti; evitare che i minori possano scaricare le app da soli.
Punto 6: Wi-fi gratuito, ma con prudenza.
Le connessioni offerte da locali, stabilimenti balneari e hotel potrebbero non essere sufficientemente protette e mettere pc, smartphone e tablet a rischio di intrusioni esterne da parte di malintenzionati a caccia di dati personali. Inoltre, connessioni “infettate” potrebbero veicolare virus e malware, esponendo i dispositivi collegati a diversi rischi, dal phishing al furto di identità. In ogni caso, quando non si è certi del livello di sicurezza della connessione internet, meglio evitare di usare servizi che richiedono credenziali di accesso (ad esempio, alla propria webmail, ai social network, ecc.) o fare acquisti on-line utilizzando il web banking o la carta di credito.
Punto 7: Navigare protetti.
Aggiornamenti software costanti e programmi antivirus, magari dotati anche di anti-spyware e anti-spam, possono essere buone precauzioni per evitare furti di dati o violazioni della privacy, non solo quando si usa il pc, ma anche per smartphone e tablet. E’ bene mantenere aggiornati anche i sistemi operativi di tutti i dispositivi utilizzati per garantirsi una maggiore protezione.
Punto 8: Smartphone e tablet sicuri.
Durante le vacanze, purtroppo, può accadere che smartphone e tablet siano smarriti o vengano rubati. Per proteggere i dati che contengono, conviene impostare un codice di accesso non banale e conservare con cura il codice IMEI, che si trova sulla scatola al momento dell’acquisto e che serve a bloccare il dispositivo a distanza. In generale, è bene non conservare dati troppo personali su smartphone e tablet (ad esempio, password o codici bancari) e prendere altre piccole precauzioni, come quella di evitare che i browser e le app memorizzino le credenziali di accesso a siti e servizi (ad esempio, posta elettronica, social network, e-banking). Prima di partire si potrebbe fare un backup di tutte le informazioni (numeri di telefoni, foto, ecc.) su “chiavette” o hard disk esterni, oppure trasferirli sul cloud. Ovviamente, in quest’ultimo caso, è bene informarsi sulle condizioni contrattuali e sulle garanzie privacy del servizio cloud.
Punto 9: Sms e messaggi via smartphone e social network.
“Nel periodo estivo se ne inviano e se ne ricevono molti. Alcuni potrebbero contenere virus, malware o esporre al rischio di spam. E’ sempre bene fare molta attenzione prima di scaricare programmi, aprire eventuali allegati o cliccare link contenuti nel testo o nelle immagini dei messaggi. Si possono poi adottare semplici precauzioni: ad esempio, non rispondere a messaggi provenienti da sconosciuti. Se si usa un pc, si può passare il mouse su un link senza cliccarlo e verificare – in basso a sinistra nel browser – la URL reale al quale si è indirizzati.
Punto 10:
“La miglior difesa è usare sempre con consapevolezza e attenzione le nuove tecnologie e gestire con accortezza i nostri dati personali.
Si tratta di consigli semplici, ma utili. Alcuni vi saranno familiari e probabilmente li avrete già introdotti tra i vostri comportamenti abituali. Molte persone però potrebbero ignorare queste criticità.
Se siete gestori di un’attività munita di hotspot Wi-Fi aperto al pubblico, ecco cosa vi suggeriamo di fare: proponete questo “vademecum” ai clienti, stampandolo su dei flyer o su un cartellone e mettendolo in evidenza nel vostro locale oppure pubblicandolo sulla bacheca della pagina Facebook dedicata alla vostra location.
Per quanto riguarda il punto 6 del decalogo, potrete ricordare loro che con WiSpot la rete messa a loro disposizione è adeguatamente gestita e controllata. Questo riduce al minimo i rischi di intrusioni esterne per i dispositivi collegati alla rete.
I vostri ospiti potranno quindi utilizzare Internet senza problemi o sgradite sorprese e voi avrete dei clienti soddisfatti nel vostro locale: sarà un’ottima occasione per fidelizzarli e farli tornare di nuovo.
Sembra proprio che i buoni motivi per avere un hotspot WiFi nel proprio locale non finiscano mai.